“Con il libro in mano”

 

L’Adirt, dopo aver completato la lettura della Commedia di Dante in collaborazione con l’ADI (Associazione degli Italianisti), ringrazia la prof.ssa Rita Ceglie per la competenza e la passione con le quali ci ha accompagnate alla lettura delle tre Cantiche.

Gli incontri di “Con il libro in mano“, riprenderanno nel prossimo ottobre 2019, in collaborazione con l’A.I.A. (Associazione Italiana di Anglistica).

Leggeremo “Ulisse” di James Joyce.
Ci accompagnerà nelle pagine di quel grande libro e fra le strade di Dublino, la prof.ssa Patrizia Ripa, che ringraziamo per la disponibilità e l’entusiasmo subito dimostrati.
Patrizia Ripa consiglia di fare alcune letture preliminari  e così ci scrive:
        Carissim*,
Con gioia ed entusiasmo ho accettato questa grande sfida di affrontare la lettura dell’Ulisse, il romanzo di James Joyce che “tenteremo” di capire e di interpretare insieme , data la complessità del testo.
Ho suggerito a Isa Bergamini di proporre a tutti gli interessati la lettura di ” Gente di Dublino” e di ” Ritratto di artista da giovane ” dello stesso  autore, per chi non li avesse già letti, perché la produzione joyciana è di tipo ciclico, pertanto il personaggio della ultima short story di “Gente di Dublino”,Gabriel , si ritrova nel personaggio di Stephen Dedalus nel “ritratto di artista” per tornare come Stephen/Telemaco nell’ Ulisse. Per questo motivo potrebbe essere interessante vederne la continuità, ma il mio è solo un suggerimento.
 Per quel che riguarda il testo da comprare, esistono 3 traduzioni ufficiali ( ci sarebbe una quarta , fatta da Bona Flecchia per la Shakespeare and company, ma fu subito ritirata dal mercato per questioni legali di diritto di autore ).
La prima risale al 1960 ed è quella più famosa, eseguita da Giulio  De Angelis per la Mondadori ed  è stata definita ” l ‘ unica traduzione integrale autorizzata” ed è stata sempre molto apprezzata. In seguito, grazie alla scadenza dei diritti di autore,  sono state effettuate , a breve distanza, due nuove traduzioni, quella di Enrico Terrinoni nel 2012 per la Newton Compton quella di Gianni Celati nel 2013 per Einaudi.
Non è compito facile decidere quale potrebbe rappresentare la “migliore traduzione”, anche perché per fare un’accurata analisi contrastiva ci vorrebbero anni di studio .La traduzione è sempre frutto di un lavoro di interpretazione personale ed ognuna di queste offre un proprio originale tassello interpretativo . Tuttavia, dalle ricerche che sto effettuando in questo periodo è emerso da alcuni critici ed esperti joyciani  che la traduzione di De Angelis appare più letteraria e tradizionale, mentre Terrinoni tenta di ” democratizzare ” quella che tutti ritengono una lettura impossibile per renderla  accessibile al maggior numero di lettori, e anche la proposta di proporlo ad un prezzo così competitivo ( soli 5 euro! ) ne è la prova ! Terrinoni ha vissuto a lungo a Dublino ed ha ripercorso e rivissuto tutti gli itinerari di Leopold Bloom , protagonista dell’ Ulisse e si è quindi ben integrato nella cultura irlandese. Infine la traduzione di Celani, più basata sulla musicalità della parola usata da Joyce che sul tentativo di effettiva comprensione del testo fornisce  un suo apporto originale , ma a detta di alcuni non sempre fedele al testo.
Dopo questa breve/lunga riflessione la mia proposta sarebbe la lettura della traduzione di  Terrinoni perché forse mostra da un punto di vista linguistico un linguaggio più attuale e moderno e nel contempo , dal punto di vista culturale, più vicino a quella che è la tradizione irlandese.
Buona estate . Ci vediamo in ottobre!
Buono studio per me e buone letture a tutti!
                                                                                  Patrizia Ripa
E anche da noi tutte e tutti dell’Adirt, Felice estate con tante buone letture.