“Educazione ambientale ed igiene urbana”

Attività 2024 - 2025, Flash, notizie Nessun Commento »

alle ore 17:30

nella Sede dell’Adirt, via Istria n.6

Educazione  ambientale e igiene  urbana

Con Lucia Schinzano, Presidente della Consulta comunale dell’ambiente, in dialogo con Augusta Tota, nostra rappresentante presso la stessa.

Per una partecipazione attiva dei Soci e delle Socie dell’Adirt, si acclude un articolo inerente la politica ambientale nella nostra Città.

  • Attività della Consulta Comunale dell’Ambiente. Ottobre 2024- Aprile 2025

La Consulta Comunale dell’Ambiente, che rinnova il Presidente dopo ogni elezione comunale, ha eletto  Presidente ad ottobre 2024, la prof.ssa e giornalista Lucia Schinzano.

Nella  riunione del 13 novembre 2024, su impulso del Comune e dell’AMIU, è stato affrontato il problema “dell’igiene urbana“, con la partecipazione delle Associazioni ambientaliste aderenti alla Consulta, di Consiglieri Municipali e di Associazioni e cittadini. Hanno partecipato l’Assessore all’Ambiente Elda  Perlino, la Presidente dell’AMIU Antonella Lomoro e rappresentanti della Polizia Municipale e della Direzione ripartizione Ambiente dell’Assessorato all’Ambiente, Clima e Transizione Ecologica. L’Assessora E. Perlino ha ribadito la volontà dell’Amministrazione e dell’Assessorato di affrontare la questione dell’igiene urbana in forma propositiva e collaborativa, evidenziando le nuove realtà dell’espansione, crescita della movida e del turismo e del ruolo della Consulta come luogo di confronto con i cittadini e le associazioni. La Presidente dell ‘AMIU, A. Lomoro fa presente che le proposte raccolte devono essere legate alla disponibilità di spesa, a causa dei problemi finanziari dell’ente per le criticità dell’impianto TMB che tratta i rifiuti indifferenziati, funzionante al 50% per problemi burocratici, per cui non è possibile trattare i rifiuti dei comuni limitrofi che costituiscono ricavo per la società. Anche l’impianto di trattamento FORSU dell’AMIU, non è stato ancora messo in funzione per problemi di contenzioso, per cui il Comune deve conferire l’organico per il trattamento a impianti privati con aumento dei costi. Viene anche ribadito che sarà estesa la raccolta porta a porta in tutte le zone periferiche e in tutte le utenze non domestiche.

Nel dibattito viene evidenziato dai Consiglieri municipali e da alcuni cittadini, il problema dell’abbandono dei rifiuti nelle campagne in zone periferiche, dei cattivi odori e di roghi nelle zone di Santa Rita-Carbonara. Vi sono richieste di maggiore controllo, con l’utilizzo di droni e fototrappole  per individuare chi abbandona i rifiuti, di rafforzamento del servizio di spazzamento strade, svuotamento e manutenzione dei cassonetti nelle zone in cui vi è la raccolta stradale, di rafforzamento del servizio della  Polizia locale, di un monitoraggio continuo delle emissioni e degli odori con strumenti adeguati, di istituzione di un servizio di vigilanza ecologica volontaria, e di premialità per i cittadini virtuosi con sconti sulla TARI. Viene richiesta una maggiore informazione e sensibilizzazione dei cittadini ai problemi dell’ambiente e a conferire correttamente la differenziata, di un supporto agli anziani e persone fragili, di educazione ambientale nelle scuole e a tutti i cittadini, coinvolgendo anche gli Amministratori di condominio.

La Consulta quindi istituisce un Tavolo di lavoro sull’”Educazione Ambientale nelle Scuole” e sull’Igiene Urbana e nella prima riunione tenutasi presso la sede della nostra Associazione il 6 febbraio 2025, viene ribadita l’importanza dell’educazione ambientale che deve essere rivolta non solo agli studenti ma soprattutto agli adulti, facendo capire i vantaggi economici ambientali e di salute. Gli studenti potrebbero diventare “eco facilitatori” presso le famiglie per sensibilizzare e aiutare al conferimento della differenziata i genitori e i nonni, in quanto gli anziani hanno i maggiori problemi. Viene richiesto di installare nelle scuole le pattumelle per la differenziata, perché spesso nelle scuole vi è un solo cestino in cui vengono gettati tutti i rifiuti.

Sensibilizzare i cittadini sull’uso responsabile delle risorse, sull’acquisto e uso responsabile di prodotti e servizi, sulla crisi climatica, sul ciclo dei rifiuti, dal riciclo e recupero allo smaltimento.

La Presidente della Consulta, su indicazione dell’Assessorato e dell’AMIU,  invita il tavolo di lavoro ad elaborare un progetto di Educazione Ambientale da sperimentare nei prossimi mesi in qualche scuola primaria , con la collaborazione dell’AMIU  e del CONAI per la fornitura del materiale didattico, e di continuare nel prossimo anno scolastico.

Il tavolo elabora il progetto:

 “Proposta di implementazione della Raccolta Differenziata nelle Scuole

  1. Formazione e sensibilizzazione con Workshop e Seminari.
  2. Implementazione del Sistema di Raccolta individuando dei punti di raccolta differenziata in aree strategiche all’interno delle scuole come corridoi, mense e cortili.
  3. Monitoraggio e Feedback, con un breve questionario a risposta multipla per raccogliere criticità e suggerimenti alla fine dell’anno scolastico.

“Bona Sforza regina e duchessa tra studi e documenti”. Con C. Manchisi

Attività 2024 - 2025, Flash, notizie Nessun Commento »

ore 17:30

nella Sede dell’Adirt, Via Istria n. 6

Bona Sforza regina e duchessa, tra studi e documenti“,

Con noi l’Autrice, Chiara Manchisi, in dialogo con Rosa Capozzi. Grazie alla sua lunga esperienza nel settore archivistico, l’Autrice ha condotto un approfondito studio sulle fonti documentarie legate a Bona Sforza, riuscendo a restituire un ritratto dettagliato e rigoroso della sovrana, ponendo in risalto aspetti poco conosciuti della sua vita e del suo operato politico.

Letture di Lucia Aprile.

  • Tale incontro  avrà un seguito SABATO 12 aprile a Modugno

Alle ore 10:30 ci incontreremo presso la Chiesa matrice Maria Santissima Annunziata il cui archivio conserva pergamene, documenti cartacei del sec. XV, lettere autografe di Bona Sforza.

E’ prevista una visita guidata da Chiara Manchisi che ne ha curato l’inventario. L’appuntamento è nel centro storico, nella piazza della Chiesa Matrice. 

NOTA: GIOVEDI 10, nella sede dell’Adirt, è preferibile conoscere il numero dei partecipanti all’incontro presso la Chiesa Matrice di Modugno, dove arriveremo con mezzi propri.

Convocazione Assemblea Bilancio ADIRT 2023-2024

Attività 2024 - 2025, Flash, notizie Nessun Commento »

alle ore 17:30

nella nostra Sede, in via Istria n. 6

si terrà l’Assemblea dei Soci Adirt, per l’approvazione del Bilancio 2023-2024.

Varie ed eventuali.

Lucia Aprile

“Carteggio B. Croce – F. Laterza 1943-1948”, con R. Basso e A. Pompilio.

Archivio storico, Attività 2024 - 2025, Flash, notizie Nessun Commento »

alle ore 17:30

presso la sede ADIRT, via Istria n.6

la prof.ssa Rosina Basso Lobello presenterà il primo volume del “Carteggio Benedetto Croce-Franco Laterza 1943-1948″, a cura di Antonella Pompilio (Bari, Editori Laterza, 2025).

Vi aspettiamo

Lucia Aprile

“Il gelso di Gerusalemme”, di Paola Caridi.

Attività 2024 - 2025, Commenti e riflessioni, notizie Nessun Commento »

18 marzo 2025

Paola Caridi, “Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi”, Ed. Feltrinelli, 2024

proposto da Luciana Cusmano

_______________________________________________________________________

Breve nota a cura di Rosa Giusti, dopo l’incontro del gruppo di lettura.

Unanime il giudizio positivo sul testo: interessante, originale nel contenuto e nella forma, ricco di spunti di riflessione. Tutte abbiamo accolto con favore questa voce “altra” che delinea un modo nuovo di scrivere la storia, spostando la prospettiva dall’Umano al Nonumano, dagli uomini agli alberi, assegnando a questi ultimi il ruolo importante di protagonisti-testimoni che sentono come gli umani li aiutano a capire.

Parola ricorrente nel gruppo, la colonizzazione, di cui sono state e sono tuttora vittime gli alberi, in tante parti del mondo e in tanti periodi storici. La loro voce, è stato riportato, si può paragonare a un coro di tragedia greca, che urla contro il genere umano sopraffattore. L’Autrice si sofferma per lo più sui luoghi di Palestina, Israele e Libano dove insieme con i cambiamenti storici si verificano vistosi cambiamenti paesaggistici e naturalistici che incidono profondamente nella vita delle persone. I Palestinesi, visceralmente legati alla loro terra e rispettosi nei suoi confronti, si sentono violati nella loro stessa identità. Gli aranci, i gelsi, le vigne vengono strumentalizzati a fini economici o in nome di una presunta sicurezza dei luoghi o per contrastare il crescente aumento demografico. I sicomori, i fascinosi alberi nominati persino nelle sacre scritture e da sempre emblema della condivisione tra la gente (i loro fichi tutti possono coglierli e mangiarli sul posto) sono quasi scomparsi. I pini hanno preso il posto di zone pietrose e desertiche, coprendo ciò che da parte israeliana non si voleva fosse visibile. Ai Palestinesi non rimane che fare piccoli sacchi di terra, raccogliendola dai giardini che una volta gli appartenevano. Li conservano amorevolmente per adoperarli nel momento della tumulazione. Gli Ebrei, si è detto, (erranti per definizione, loro malgrado) non sentono un uguale attaccamento alla terra e la usano nel modo più economicamente vantaggioso, badando al mero profitto e puntando al progresso.

Un altro strumentale modo di relazionarsi alle varie specie botaniche del mondo è stato incarcerarle nella classificazione esclusivamente occidentale di Linneo e perciò stesso rinominarle, come se chi, “indigeno che condivideva lo spazio e il tempo con gli alberi, non avesse già usato la lingua per definirli, nominarli, conoscerli… Perché nominare vuol dire controllare, governare i processi”.

A volte però sono le piante a colonizzare i colonizzatori che le portano nei loro paesi. Accade così che gli Orti Botanici che dovrebbero contenere “le piante degli altri “non riescano a ingabbiarle come in uno zoo. Esse tracimano e modificano il paesaggio. E allora? Forse, come pensa Banu Subramaniam, Autore citato nella bibliografia della Caridi, “dovremmo mettere da parte la ricerca della purezza per abbracciare l’effervescenza dell’adattabilità delle piante, la diversità di morfologie meravigliose e il caos della vita sulla Terra. Dovremmo abbracciare l’imperativo categorico! “. E del resto, si è osservato, non accade così anche per le diverse etnie umane che trasmigrano da sempre?

Lo sdegno fa da sottofondo alla crudele sottomissione subita dalla natura ad opera degli umani, ma qualcuna di noi, pur condividendo il pensiero dell’Autrice, ha rilevato che non tutte le popolazioni della terra sono così predatorie nei confronti della natura (vedi gli abitanti dell’Amazzonia). Abbiamo comunque pensato che il prevalente atteggiamento dominante degli Umani verso i Nonumani, mantenuto e sostenuto fortemente da chi nega che ci sia attualmente un problema climatico ed ambientale, potrebbe portare addirittura all’estinzione del nostro pianeta, mentre dovrebbe essere ricercata l’integrazione con la Natura di cui gli Umani sono solo una piccola parte.

Ad addolcire il quadro allarmante, scaturito sia dalla lettura del testo sia dalle nostre conseguenti riflessioni, supplisce l’accattivante tono dolente e poetico della narrazione della Caridi, la sua nostalgia per un passato felice, radicato alle piante della sua infanzia italiana, al campetto che sua madre coltivava con dedizione. Apprezziamo anche le piccole storie di persone incantevoli, legate agli alberi e al mondo vegetale tutto, conosciute dalla Caridi nei molti anni vissuti a Gerusalemme (dove è stata giornalista). Aggiungiamoci le poesie di vari Autori, delicate e umanissime, disseminate qua e là nel testo, come anche le scolorite vecchie foto di tempi andati.

Ci siamo chieste se questo libro si debba definire un saggio – per l’accuratezza scientifica degli argomenti e per la ricca bibliografia riportata- o un romanzo -per i tanti riferimenti autobiografici e per il coinvolgimento emotivo lasciato trasparire senza infingimenti dalla scrittrice. Abbiamo concluso che Il gelso di Gerusalemme si inscrive modernamente nell’ambito di una letteratura che sempre più spesso usa mescolare i generi tradizionali con effetti piacevoli per il lettore. Nessuna pecca dunque in questo libro? Qualche salto di troppo e a volte disorientante tra gli argomenti, i momenti storici e le aree geografiche, qualche ridondanza e ripetizione, non sono apparsi a noi tutte, gravemente nocivi al valore complessivo del libro.

Testi citati

  • – “La maledizione della noce moscata” di Amitav Ghosh. – “Ci dovevamo fermare” di Mariangela Gualtieri.
  • “La vita delle piante- Metafisica della mescolanza” di Emanuele Coccia.
  • “Botany of Empire” di Batu Subramaniam
  • “La foglia di fico” di Antonio Pascale
  • “Gerusalemme senza Dio- Ritratto di una città crudele” di Paola Caridi
  • “Un giorno nella vita di Abed Salama” di Nathan Thrall
  • “Mitologia degli alberi” di Jacques Brosse.
  • – “Un giorno nella vita” di Abed Salame: Anatomia di una tragedia a Gerusalemme di Nathan Thrall.
  • – “Amazzonia – Una vita nel cuore della foresta“, di Emanuela Evangelista

“Bari, Puglia International Film Festival”, incontra l’Adirt.

Attività 2024 - 2025, notizie Nessun Commento »

ORE 18:00

Sede, via Istria n. 6

l’ADIRT incontra gli Organizzatori del:
BARI – PUGLIA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

Venerdì 21 marzo, alle ore 18:00, l’Adirt ospiterà, presso la sua sede di via Istria 6, un INCONTRO SPECIALE con gli organizzatori del “Bari Puglia International Film Festival” (BPIFF), il festival dedicato ai cortometraggi dalle radici pugliesi ma con uno sguardo internazionale, che si propone di diventare un appuntamento fisso per registi affermati ed emergenti, oltre che per l’intera community di appassionati di cinema.
Durante la serata, i due fondatori del festival, Dario Pierri, regista pugliese di fama internazionale con riconoscimenti a Tokyo e Budapest e selezioni a Los Angeles, Cefalù e Roma, e Stefano Leandro, ingegnere gestionale esperto in innovazione digitale, accompagneranno il pubblico alla scoperta del progetto, insieme ad Aurora Lombardo, scenografa e Caterina Vitobello, coordinatrice della giuria del BPIFF.

Illustreranno le finalità del BPIFF, le iniziative già avviate e sveleranno i prossimi eventi in programma.

Sarà un’occasione preziosa per conoscere da vicino il BPIFF, un festival che ambisce a coniugare innovazione e tradizione cinematografica, valorizzando Bari e la Puglia come crocevia di cultura e creatività nel panorama cinematografico nazionale e internazionale.
Per immergersi nell’atmosfera del festival, nel corso della serata verranno proiettati frammenti di film d’autore, selezionati per rappresentare diverse epoche e stili cinematografici, offrendo così un viaggio affascinante attraverso la settima arte.

A chiudere l’incontro, un momento conviviale: un aperitivo offerto dal BPIFF, occasione perfetta per continuare a dialogare di cinema in un clima informale e stimolante.

Lucia Aprile

“Gli Archivi custodi della Memoria”, con A. Pompilio.

Attività 2024 - 2025, notizie Nessun Commento »

ore 17:30

nella Sede dell’Adirt, Via Istria n.6

 “Gli Archivi custodi della memoria: una storia lunga millenni”

con Antonella Pompilio, già Direttrice dell’Archivio di Stato di Bari.

Vi aspettiamo

Lucia Aprile

“Bebi, il primo amore”, di Sàndor Màrai

Attività 2024 - 2025, Commenti e riflessioni, notizie Nessun Commento »

25 febbraio 2025

Sàndor Màrai, “Bebi il primo amore“, traduzione di Laura Sgarioto, Ed. Adelphi, 2024, pp 260

proposto da Elisa Cataldi

di Elisa Cataldi

Un primo Marai, ma già magistrale. Aveva solo 28 anni Sàndor Marài quando scrisse “Bebi, il primo amore”, il suo primo romanzo nel quale fa un’analisi psicologica profonda e articolata del protagonista, un attempato professore di latino ingabbiato da sempre in rituali monotoni, in abitudini asfittiche che se da un lato lo rassicurano, dall’altro gli impediscono una vita gratificante ed armonica. Il disagio di un uomo maturo, la consapevolezza del tempo trascorso e delle occasioni perdute che non torneranno più, sono espresse nella forma di un monologo lungo e fortemente introspettivo, con una tensione crescente fino all’esito tragico.

Una crosta di difesa apparentemente tenace che dura però solo fino al momento in cui sopravvengono alcuni stimoli capaci di infrangerla, aprendo uno spiraglio verso nuove emozioni ed inquietudini, che trascineranno il protagonista in un vortice, sempre più giù verso il baratro, senza che lui possa (o voglia) fermarsi.

Pagine dolci, struggenti, disperate. Un romanzo scritto in uno stile chiaro e preciso, che avvince, proponendoti infiniti stimoli alla riflessione.

Si percepisce, forte in queste pagine, l’impronta di quell’Impero Austro Ungarico sotto il quale, come l’Autore, era nato anche Freud.

____________________________________________________________________________________

Brevi note a cura di Roberta Ruggiero, dopo l’incontro del gruppo di lettura.

L‘incontro è stato vivace e stimolante, il libro ha conquistato tutte. Tutte hanno riconosciuto la sua importanza e la grandezza di Márai. Non è un caso che l‘Adelphi, importante casa editrice, di Márai ha pubblicato nel 2024 questa opera giovanile, riconoscendo in essa la maestria dell‘Autore e i temi della sua produzione matura.

Tutte, senza eccezioni, hanno elogiato lo stile della scrittura, la lingua chiara che evoca luoghi e personaggi in modo limpido. Tutte hanno sottolineato la capacità di far crescere la tensione nel lettore, portandolo ad un coinvolgimento totale e sofferto. Quasi tutte hanno anche cercato di entrare nel protagonista, svelandolo. Mentre l‘Autore più che fare diagnosi fa parlare le azioni e gli stati d’animo del suo “uomo senza qualità”, alcune lettrici, anche grazie a forti competenze psicologiche, lo hanno fatto.  Due o tre tra noi hanno puntato le loro analisi sul contesto, sui personaggi secondari.

Senza pretese tassonomiche, si è’ parlato di letteratura mittel-europea, sulle sue analisi introspettive e sulla sua capacità’ di adombrare dietro il crollo di un uomo, il tramonto di una epoca e un’alba altrettanto drammatica. 

Partendo dal lavoro del protagonista non sono mancate alcune riflessioni sull’educazione di ieri e di oggi.

Teorie citate: la psicoanalisi, il ciclo della vita di Erikson, analisi cliniche.

Opere citate:

Il racconto “Morte a Venezia” di Thomas Mann;

 “L’angelo azzurro“, Film di J. von Sternberg, tratto dal romanzo “Professor Unrat”, di Heinrich Mann;

Il romanzo “Stoner” di John Edward Williams;

L’antologia di “Spoon River”, di E Lee Masters.

“Bagliori a San Pietroburgo”, di Jan Brokken

Attività 2024 - 2025, Commenti e riflessioni Nessun Commento »

14 gennaio 2025

Jan Brokken, “Bagliori a San Pietroburgo“, traduzione di C. Cozzi e C. Di Palermo, Ed. Iperborea, 2017

proposto da Patrizia Ripa

di Patrizia Ripa

JAN BROKKEN, scrittore e viaggiatore olandese, noto per la sua capacità di raccontare le vite di personaggi fuori dall’ordinario e quelle dei grandi protagonisti del mondo letterario e musicale, ma soprattutto noto per essere un grande conoscitore delle anime russe, ci descrive in questo suo scritto il suo viaggio nella città di San Pietroburgo, l’allora Leningrado, che visita nel 1975, patria splendente e malinconica di poeti e dissidenti, folli e geni, disperati e amanti, culla della ribellione agli zar e poi al regime sovietico in nome della libertà dell’arte e dello spirito. In questo libro,  difficile da definire perché non è un saggio, ma neanche un romanzo, ci fa ripercorrere tutte le strade  e i luoghi in cui hanno vissuto i grandi talenti e ci conduce sulle tracce dei personaggi che hanno reso Pietroburgo una capitale mitica della cultura europea.

Un viaggio che parte dalla raffinatissima Anna Achmatova, che sembra quasi personificare l’elegante fierezza della città. Ci documenta i luoghi visitati, anche con immagini, tra cui quella della statua maestosa di questa poetessa, alta, regale, che è di fronte al carcere Kretstji dove sostava in attesa di avere notizie del figlio dissidente che fu incarcerato per 20 anni. Ci fa poi proseguire il suo percorso soffermandosi sui luoghi che caratterizzano l’avventura umana e poetica di Dostoevskij e poi Gogol’, Solženicyn; i radicali Stravinskij e Malevič e i tormentati Čajkovskij e Šostakovič; gli espatriati Brodskij, Rachmaninov e Nabokov e l’inquieto Esenin, il «Rimbaud russo» che conquistò Isadora Duncan; il principe dandy Jusupov, che assassinò Rasputin e fuggì a Parigi con un Rembrandt sottobraccio e la pianista Marija Judina, che seppur ebrea e dissidente, ottenne con la sua musica l’eterno favore di Stalin.

Attraverso ricordi, citazioni e frammenti di vita, Brokken compone un ritratto impressionista della città della nostalgia e del confronto tra l’arte e il potere, dove Mandel’štam ebbe a dire: «Solo da noi hanno rispetto per la poesia, visto che uccidono in suo nome.» Tutti fuggivano dalla Russia e da San Pietroburgo che ha rappresentato la Parigi dell’Est, la città della libertà, dell’arte. E quando lasciavano la città, per molti significava “non essere più da nessuna parte”.

Un viaggio nell’anima di questi grandi intellettuali, oltre che una carrellata dei luoghi di interesse che vengono menzionati in rapporto al loro vissuto personale, fatto spesso di sofferenze e di contrasti, in questa affascinante e contraddittoria città.

______________________________________________________________________________

Breve nota a cura di Vanda Morano, dopo l’incontro del gruppo di lettura.

Cenni biografici di introduzione hanno inquadrato l’Autore: scrittore, viaggiatore olandese, profondo conoscitore della cultura russa.

La lettura del libro ‘Bagliori di San Pietroburgo’ ci ha proposto un viaggio letterario attraverso le strade, i palazzi di una città che sembra costruita per raccontare storie. Ogni angolo di San Pietroburgo sembra pulsare di vita e di storia. Sia chi ha visitato la città che chi non la conosce ha scoperto segreti e meraviglie, ha incontrato lo spirito indomito di Anna Achmatova e le vicende biografiche di molti intellettuali che hanno avuto un rapporto difficile con il potere tra la fine dell’ottocento e la seconda guerra mondiale.

Il libro è stato definito ’un flusso di coscienza attraverso una città’. Il gruppo di lettura ha sottolineato la capacità di Brokken di intrecciare sapientemente la storia con la narrazione personale e di mostrare come la città può diventare un palcoscenico per la memoria.

Ad un gradimento complessivo del libro si è contrapposta una valutazione più tiepida da parte di due persone che preferiscono un altro genere di racconto.

Libri citati:

Jan Brokken: Nella casa del pianista, Anime Baltiche, Il giardino dei cosacchi, La suite di Giava.

Anna Achmatova: La corsa del tempo.

Paolo Nori: Vi avverto che vivo per l’ultima volta. Noi e Anna Achmatova, Sanguina ancora.

Italo Calvino: Le città invisibili.

___________________________________________________________________________________

Breve nota a cura di Luciana Cusmano, dopo l’incontro del gruppo di lettura.

Il mondo russo si è rivelato nel tempo un interesse prevalente nella produzione di J.Brokken, che a questo argomento ha dedicato quattro pubblicazioni: “Nella casa del pianista” (2008), “Anime baltiche” (2010), ”Il giardino dei cosacchi”(2015) e  “Bagliori a San Pietroburgo”(2016).

Olga, la madre di Brokken, figura fondamentale per la sua formazione (a lei è dedicato il libro “La suite di Giava”,2021), apparteneva ad una delle tante famiglie che alla fine dell’Ottocento avevano scelto di abbandonare la Russia, stabilendosi in Olanda (a Leida). Durante i lunghi anni di una malattia, che gli impedì di leggere fino ai trenta anni, l’Autore fu intrattenuto dalla madre con la lettura della narrativa russa. La conoscenza della musica e del pianoforte fu il secondo lascito culturale della madre al figlio, anche questa componente identitaria della produzione di Brokken.

Bagliori a San Pietroburgo”si sviluppa come confronto tra i due viaggi in Russia fatti dall’autore ventiseienne nel 1975 e, a distanza di trenta anni, nel 2015. La copertina esibisce un ritratto della poetessa Anna Achmatova (1914), di mano del pittore Natan Isaevich Al’tman (Ucraina 1889-San Pietroburgo 1970), e i versi in esergo appartengono al poeta Osip Maldel’stam (1891-1938). Due personalità frequentemente citate nel libro. Alla Achmatova, in particolare, Brokken dedica i primi quattro paragrafi.

Il libro è molto più di un colto stradario di San Pietroburgo. La mappa segue il percorso intellettuale e storico dell’Autore, che partendo, come sempre nei suoi libri, da una strabiliante conoscenza documentaria, fotografa le terribili vicende biografiche dell’intellighenzia russa tra la fine dell’Ottocento e la seconda guerra mondiale, consapevole che l’opposizione al potere in Russia è avvenuta sempre attraverso la letteratura, la poesia, la musica, il teatro: ogni esperienza artistica è stata un’esperienza politica. Queste sono state la voce di tutto il popolo russo.

Autoritratto di un Musicista. R. De Gaetano

Attività 2024 - 2025, notizie Nessun Commento »

ore 17:30

nella Sede dell’Adirt, via Istria n. 6

“AUTORITRATTO DI UN MUSICISTA”, di e con Rosario De Gaetano, compositore e pianista.

  • Seguirà un momento musicale con:

l’Autore, al pianoforte,

Francesco Balena, al  saxofono,

Franco Liuzzi, testo e voce narrante

e con la regia tecnica di Gino Portoghese

Vi aspettiamo

Lucia Aprile

ADIRT. Programma mese di Febbraio 2025

Archivio storico, Attività 2024 - 2025 Nessun Commento »
  • VENERDI 7 Febbraio, alle ore 17:30, in Sede: inizia un Corso di tre incontri a cura di Rosalba Branà, già direttrice artistica della Fondazione Pino Pascali, dal titolo: “ARTE & ARTI. Contaminazioni tra arte, romanzo, film”. Nel corso degli incontri ci saranno contributi storici a cura del prof. Angelo Delli Santi.

Primo incontro: un artista, GUSTAV KLIMT 

Secondo incontro: un libro, “LA BELLEZZA RUBATA” di Laurie Lico Albanese , 2017. ET Scrittori

Terzo incontro: un film, “WOMAN IN GOLD”, regia di Simone Curtis, (2015)

  • MARTEDI 11 febbraio, alle ore 17:30, in Sede, Con Sandro Catucci un momento di  rivisitazione psicoanalitica del film “Il posto delle fragole” di Ingmar Bergman.
  • VENERDI 14 febbraio, alle ore 17:30, in Sede: Percorsi di lettura: “Lungo viaggio verso la notte” di E. O’Neill. Con Michele Bottalico.
  • GIOVEDI  20 febbraio, alle ore 17:30, in Sede: incontro con Lucia Schinzano, presidente della Consulta Comunale dell’Ambiente, su “Igiene urbana” ed “Educazione ambientale a scuola

IL DIRETTIVO

La Cattedrale di S. Sabino. Con Sabino Di Bartolomeo

Attività 2024 - 2025, notizie Nessun Commento »

alle ore 17:00

presso la sede dell’Associazione ADIRT, via Istria n. 6

avrà luogo un incontro con l’ing. Sabino Di Bartolomeo sul tema:

Viaggio nella storia di Bari alla ricerca delle sue radici. La Cattedrale di S. Sabino e i suoi sottetterranei“.

L’indomani, sabato 25 gennaio, alle ore 10:00, l’ing. Di Bartolomeo effettuerà una visita guidata del succorpo della Cattedrale.

Lucia Aprile

P.S. La visita guidata è riservata solo ai Soci e alle Socie dell’Adirt.

“Armonia delle sfere”, il tempo, le visioni e la musica di Ildegarda di Bingen

Attività 2024 - 2025, notizie Nessun Commento »

ore 17:00

nella sede dell’Adirt, via Istria n. 6

Armonia delle sfere“. Il tempo, le visioni, la musica di Ildegarda di Bingen (Bermersheim vor der Höhe, 28 marzo 1098 – Bingen am Rhein, 17 settembre 1179, monaca benedettina, scrittrice, mistica e teologa tedesca).

con noi:

lo storico del Medioevo, prof. Nicola Lorenzo Barile;

il teologo, Padre Sergio Biancofiore;

la musicista, Adele Boghetich.

Vi aspettiamo,

Lucia Aprile

info@adirt.it
Feed RSS Notizie Feed RSS Commenti