Bari, 7 aprile 2020
Ai Soci, alle Socie e ai Simpatizzanti della nostra Associazione,
sembra passata una vita da martedì 18 febbraio 2020, quando nella nostra sede abbiamo ricordato Pia Vivarelli: un incontro ricco di contenuti, di partecipazione, di sentimenti e sensibilità comuni.
E’ vero, Pia era speciale e il nostro ricordarla, ancora una volta, indicava una delle strade del nostro stare insieme: attenzione al bello e al buono di chi ha operato nel nostro territorio e non solo.
Poi… il nostro modo di vivere, i progetti condivisi, non sono più stati tali.
Ci siamo trovati chiusi in casa, come non avremmo mai immaginato.
La lettura dell’Ulisse, la Lucania di Michele Cecere e di Gianni Pofi , la Napoli…di lava, porcellana e musica, le Meraviglie sommerse del Mediterraneo, Santiago Calatrava nella luce di Napoli, la biblioteca Girolamini finalmente riaperta,…tutto sospeso, rinviato.
Un nuovo modo di stare al mondo: un senso di spaesamento e tanto silenzio. Non quello da noi cercato nel nostro andare per monasteri e abbazie, un silenzio diverso, quello dello stare sole con noi stesse.
Non so cosa pensate voi carissime amiche e amici.
Dall’inizio di questa clausura ho raccolto in una cartella alcune letture che, se non disperse, ci potrebbero fornire, a mio avviso, spunti di riflessioni e di incontri.
A queste letture, comunque a disposizione, si potrebbero aggiungere le vostre, attraverso l’invio di mail all’indirizzo: info@adirt.it
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Alcuni titoli da “La Repubblica”:
– Ilvo Diamanti, Una notte senza tempo, 15 Marzo 2020
L’epidemia ha segnato un cambio d’epoca. Il tempo è “altro” rispetto a prima. E soprattutto, non sappiamo quanto durerà.
– Erri De Luca, Perché la natura ci soffoca, 17 Marzo 2020
La micidiale polmonite che toglie il respiro, sta a specchio dell’espansione umana che sottrae aria all’ambiente
– David Grossman, Dopo la peste torneremo a essere umani, 20 Marzo 2020
Ci saranno nuove priorità. Diremo addio al superfluo e sì alla tenerezza .Il futuro dopo l’epidemia immaginato dal grande scrittore israeliano
– Nadia Urbinati, Dopo l’emergenza/La fame di solidarietà, 22 marzo 2020
– Massimo Recalcati, L’audacia che ci è possibile, 27 marzo 2020
– Paolo Rodari, L’invocazione nella piazza vuota. 28 Marzo 2020
Jorge Mario Bergoglio “Dio non lasciarci nella tempesta. Tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade, città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante”
– Gad Lerner, Il Tevere più stretto, 28 Marzo 2020
– Corrado Augias, Perché la peste è dentro di noi, 30 Marzo 2020
Dal mito di Edipo che indaga sulla misteriosa malattia che opprime Tebe, a quella portata in America da Freud. Ecco cosa ci insegna la raffigurazione simbolica delle epidemie
– Concita De Gregorio, Com’è difficile ascoltarsi, 31 Marzo 202o L‘incapacità di stare in silenzio anche in momenti così
– Olga Tokarczuk, dal “Corriere della sera” del 2 aprile 2020
Davanti ai nostri occhi si dissolve come nebbia al sole, il paradigma della civiltà: che siamo i Signori del Creato, possiamo tutto e il mondo ci appartiene
– Nadia Urbinati, Un patto tra politica e scienza, 3 Aprile 2020 Nell’era del coronavirus la comunità scientifica e quella politica si confrontano su un terreno inedito. Entrambe si trovano a condividere la condizione di incertezza che circonda questa epidemia
– Natalia Aspesi, Quel che resta dell’amore, 4 Aprile 2020 La coppia e il sesso, la famiglia e gli altri. Così la distanza disorienta i sentimenti
– Michele Serra, A cosa serviamo esattamente?, L’amaca 4 Aprile 2020 Il mare di Napoli pulito, i pesci nei canali di Venezia, Venere e Sirio che rilucono, enormi, nel cielo trasparente. Impressionanti l’immediatezza e la sincerità con le quali il mondo ci sta dimostrando che può fare a meno di noi.
– Paolo Rumiz, Il diario della quarantena, scrittore e viaggiatore da noi letto stimato incontrato spesso nel nostro Andare, come nell’ ultima escursione a Canne della Battaglia
“Io, viaggiatore in una stanza: ora la frontiera è la porta di casa”, 14 marzo 2020
” Dalla mia Trieste vedo l’Europa in ginocchio”, 18 marzo 2020
” E intanto nel Canal Grande son tornati i pesci”, 22 marzo 2020
” Racconto la storia e le fiabe italiane ai nipotini su Skype”, 27 marzo 2020
” Ripenso al Papa che mi disse: “Riposeremo dopo”, 30 marzo 2020
” Ragazzi, unitevi per salvare la nostra Europa”, 2 aprile 2020
” Così è cambiata la geografia della mia casa”, 5 aprile 2020
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Fra tanti articoli, è questa chiaramente una scelta che esprime, a mio avviso, i nostri pensieri di questi giorni e che ha come fine di riallacciare quelle relazioni, quel rapporto umano e culturale che ci aiuta a stare bene con noi stessi e con gli altri .
Un momento di questo scambio può essere la sezione “rapporto con i soci” del nostro sito Adirt, che vi invito a visitare.
Per quanto poi attiene alle nostre iniziative, voglio segnalare che il gruppo di lettura “LeggerMente” continua i suoi incontri utilizzando un collegamento Skype. Coordina il gruppo Isa Bergamini. E non solo! Infatti, da qualche giorno il Gruppo LeggerMente è anche su Facebook nella “Rete dei Gruppi di Lettura” .
I nostri incontri , il nostro Andare, invece, come si diceva all’inizio di questa comunicazione, è sospeso, ma questo non ci ostacola nel continuare a progettare per quando ripartiremo.
E’ vero, nessuno poteva immaginare che il mondo potesse fermarsi, ma accanto all’imprevedibile, all’ingovernabile stiamo assistendo alle formidabili energie creative che si sono mobilitate: solidarietà, de-burocratizzazione, importanza finalmente riconosciuta alla scuola e alla sanità pubblica.
Per questo io penso che “ l’audacia che ci è possibile oggi”, sia quella di continuare a progettare e forse anche a dotarci di strumenti che ci aiutino a comunicare meglio con tutti.
Quanto prima vi porterò al corrente delle prossime, possibili iniziative.
A presto…
Lucia Aprile